Il Peperone di Carmagnola tra storia, tradizione e gusto
È ormai cominciato il conto alla rovescia per la tanto attesa Fiera del Peperone di Carmagnola. Arrivata alla sua 75° edizione, la più grande manifestazione in Italia dedicata ad un prodotto agricolo torna dal 30 agosto all’8 settembre 2024 con un programma ricco di appuntamenti gastronomici, musicali e culturali. L’evento crea un indotto per tutte le attività del territorio accogliendo sempre più turisti. Il Peperone di Carmagnola, conosciuto anche come Bragheis in piemontese, si presenta con una colorazione molto accesa che spazia dal rosso al giallo. La sua storia risale al XVI secolo, quando venne introdotto in Europa dalle Americhe, ma sono a inizio ‘900 si diffuse nella zona del Carmagnolese. Considerato un’eccellenza, questo prodotto tipico locale è tutelato dal marchio di qualità del Consorzio del Peperone di Carmagnola ed è riconosciuto come PAT-Prodotto Agroalimentare Tradizionale dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La sua produzione si articola in cinque categorie. Il peperone Quadrato presenta una forma cubica o a quattro punte. Di dimensioni più piccole del precedente è quello Quadrato allungato, dalla buccia abbastanza spessa. La tipologia conosciuta come peperone Corno di Bue ha invece un sapore dolce e croccante, mentre la variante Trottola si distingue per la sua forma a cuore. Infine, il Tumaticot che richiama l’estetica di un pomodoro, quindi tondeggiante e schiacciata ai poli. Per ogni tipologia, tante ricette Il Peperone di Carmagnola è un prodotto molto versatile in cucina. Dai piatti tradizionali piemontesi come la Bagna Caôda ai più innovativi antipasti, primi, secondi e contorni. Questo ortaggio dona un tocco di colore e un sapore inconfondibile a ogni piatto. Grazie alla sua dolcezza naturale, è perfetto anche per preparare conserve e salse, aggiungendo un gusto autentico e caratteristico. Il peperone Quadrato si presta a essere consumato crudo mentre quello Quadrato allungato è ideale per la cottura in forno. La polpa spessa del Tumaticot è perfetta per gli antipasti o preparazioni in agrodolce, mentre la variante Corno di Bue è ideale per la peperonata e per la conservazione. Infine, il Trottola, è una qualità estremamente versatile per qualsiasi preparazione. Le tecniche di semina e le pratiche di coltivazione sia in pieno campo sia sotto tunnel si sono nel tempo consolidate, restando costanti. Questo ha assicurato una produzione stabile e sempre di alta qualità. La stagione di coltura inizia nel mese di luglio e continua fino a ottobre. Se il trapianto delle piante sotto i tunnel avviene a partire da inizio aprile, quello in pieno campo comincia nei primi di maggio. Il Peperone di Carmagnola contribuisce in modo significativo all’arricchimento del patrimonio gastronomico e culturale del Chierese-Carmagnolese. Questo prodotto non è solo un ingrediente, ma è diventato un vero e proprio simbolo di identità e di orgoglio per la comunità locale che mantiene vive le tradizioni culinarie e le porta in giro per tutto il mondo. Fonte Città Metropolitana di Torino Fonte immagine
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