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Fiera d'Autunno di Trofarello

Fiera d’Autunno di Trofarello: un impegno per la sostenibilità

La terza edizione della “Fiera d’Autunno” nel comune di Trofarello si terrà domenica 20 ottobre 2024 in Piazza Primo Maggio. L’evento celebra le eccellenze locali sensibilizzando il pubblico sui temi di maggiore attualità. Alla discussione aperta incentrata sull’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e sulla biodiversità interverranno: Franco Correggia, consulente scientifico, Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, Bruno Mecca Cici di Coldiretti Torino e le aziende agricole locali. Una tematica di urgente discussione quella relativa alle sfide che il cambiamento climatico pone all’agricoltura locale. Gli effetti sono già visibili. Dalle estati sempre più calde che stressano le colture, ai periodi di siccità che riducono la disponibilità d’acqua per l’irrigazione. Tali problemi non solo minacciano la produttività agricola, ma mettono a rischio l’equilibrio degli ecosistemi. Tradizione, clima e biodiversità alla Fiera d’Autunno di Trofarello Dopo l’inaugurazione ufficiale da parte delle autorità e l’accompagnamento musicale della Banda Santa Cecilia, prenderà via il dibattito pubblico. Tra gli appuntamenti da non perdere, c’è la merenda a base di amarene, prodotto tipico locale, per un momento gustoso che unisce tutti i partecipanti. Questa fiera diventa così un punto di riferimento non solo per gli abitanti di Trofarello, ma anche per chi, dai paesi vicini, vuole trascorrere una giornata all’insegna della convivialità e della riflessione. Un evento che unisce passato, presente e futuro, ponendo attenzione alle sfide ambientali, senza dimenticare la tradizione e il legame con il territorio.

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Galucio

Il Galucio ‘d Cher torna protagonista: il dolce tradizionale di Chieri rilanciato da Carreum Potentia ODV

Il Galucio ‘d Cher, dolce tipico della tradizione di Chieri e del Basso Piemonte, ritorna in produzione grazie all’iniziativa di Carreum Potentia ODV, organizzazione di volontariato senza scopo di lucro. Questo dolce, una pagnottella zuccherata a forma di galletto, a lungo dimenticato, ma ora verrà riproposto grazie a un progetto di recupero che ha coinvolto panetterie e pasticcerie locali. Il Galucio, chiamato in piemontese “galüciu”, era un dolce semplice, preparato anticamente con gli avanzi dell’impasto del pane, arricchito con burro e zucchero. Fino agli anni ’70 del Novecento, era una merenda popolare tra i bambini, prima che venisse soppiantato dalle merendine industriali. Oggi, questo prodotto verrà nuovamente messo in commercio, recuperando una tradizione che rischiava di andare perduta. Grazie a un’attenta ricerca storica e alla definizione di un Disciplinare di produzione che rispetta le caratteristiche originali (ingredienti, forma, dimensioni e gusto), il Galucio tornerà disponibile a partire da sabato 26 ottobre 2024, nelle seguenti 10 panetterie e pasticcerie di Chieri e dintorni: Il Galucio oggi Oltre alla sua storica funzione di merenda per bambini, il Galucio viene riproposto come brioche per la colazione. Oppure come snack pomeridiano, accompagnamento per la degustazione di vini del territorio (come Freisa, Malvasia e vermouth), o come dolce da servire a pranzo e cena. Il progetto di rilancio del Galucio sarà presentato martedì 22 ottobre 2024, alle ore 21.00, presso l’Auditorium Chiosso (via Conceria 2, Chieri). Con una degustazione in anteprima del dolce. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Chieri e realizzata in collaborazione con il Ciofs Santa Teresa di Chieri, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese e il Chieri ’76 Volleyball.

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Cardo, Bagna Cauda e Cipolla: i protagonisti di Andezeno

L’autunno in Piemonte è sinonimo di eccellenze culinarie e la Sagra del Cardo, della Bagna Cauda e della Cipolla ad Andezeno celebra la territorialità di questi sapori. Dall’11 al 13 ottobre 2024, si svolgerà il triplice appuntamento per tutti gli amanti della cucina tradizionale. Una tradizione lunga 49 anni per il cardo e 29 per la cipolla. Si tratta di un evento imperdibile per chi vuole riscoprire i piatti della tradizione e il legame profondo che unisce il cibo al territorio. Il Cardo bianco avorio e la Cipolla piattina di Andezeno rappresentano il cuore della produzione agricola locale. Questi prodotti trovano la loro espressione più autentica nella Bagna Cauda, simbolo della cucina piemontese. Gli agricoltori locali coltivano queste eccellenze con dedizione, garantendo prodotti di alta qualità che rispettano la tradizione. Bagna Cauda è sinonimo di convivialità La Bagna Cauda è molto più di un semplice piatto: è un rito che si consuma nelle fredde giornate d’autunno. Un vero e proprio momento di condivisione e convivialità. Una ricetta a base di aglio, acciughe e olio. Servita con verdure crude, tra cui il cardo e la cipolla, che ne esaltano il sapore unico e deciso. Durante la sagra, gli stand gastronomici offriranno la possibilità di degustare la Bagna Cauda, accompagnata da queste eccellenze agricole. Si riscopre così il piacere di una cucina semplice ma ricca di storia. Eventi e degustazioni ad Andezeno Venerdì 11 e sabato 12 ottobre, dalle 19:30, gli stand gastronomici saranno aperti per accogliere i visitatori. L’inaugurazione della sagra avverrà domenica 13 ottobre 2024 alle ore 10:00 in Piazza Italia. Tra una degustazione e l’altra, si potrà partecipare a una serie di attività. Masterclass enogastronomiche, dimostrazioni di ginnastica ritmica, passeggiate a cavallo e molto altro. L’evento è supportato dal Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e sottolinea l’importanza di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio. Molto più che una festa gastronomica, la Sagra de Cardo, della Bagna Cauda e della Cipolla è un evento che racconta la storia, la cultura e l’identità locale. Grazie alla partecipazione di agricoltori, produttori locali e appassionati di cucina, Andezeno diventa per tre giorni il palcoscenico perfetto per esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio. Alla riscoperta delle radici della cucina piemontese e promuovendo la sostenibilità oltre che la qualità dei prodotti agricoli.

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Sagra del Ciapinabò

Carignano celebra la Fiera Regionale del Ciapinabò

Da oltre tre decenni, Carignano, un comune in provincia di Torino, è il cuore della Fiera del Ciapinabò, che quest’anno celebra la sua trentunesima edizione dall’11 al 13 ottobre 2024. Questo evento autunnale, parte integrante del ricco programma delle iniziative del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, rappresenta una vetrina per la cultura enogastronomica locale e valorizza un prodotto tipico del territorio: il ciapinabò. Con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, la fiera è diventata un appuntamento immancabile per gli amanti della tradizione e della cucina piemontese. Il Ciapinabò: protagonista di sapori e cultura locale L’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 12 ottobre alle 10:30 in piazza Liberazione, ma già da venerdì 11 ottobre, alle 18:30, si apriranno le celebrazioni con “Salumi, che passione” presso l’ex salone consiliare di piazza San Giovanni. Questo evento, organizzato in collaborazione con l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi, è un omaggio alle eccellenze gastronomiche del Distretto del Chierese e Carmagnolese. L’Isola del Gusto, il centro enogastronomico della fiera, sarà attiva a partire da venerdì sera alle 19 e offrirà ai visitatori una varietà di piatti tradizionali a base di ciapinabò, dal classico risotto alla bagna caôda, fino alle originali Ciafrit, ovvero patatine fritte a base di topinambur. Oltre alle proposte culinarie, non mancheranno gli stand commerciali e artigianali, che saranno accessibili dalle 10 di sabato e dalle 9 di domenica, riflettendo l’impegno del distretto nel promuovere le eccellenze locali. La Fiera del Ciapinabò come espressione artistica e culturale Oltre alla cucina, la fiera si distingue per il suo ricco programma culturale e artistico. Gli amanti dell’arte potranno visitare le mostre di pittura di Giuseppe Bertinetti e Luigi Argentero, oltre a una mostra fotografica presso Villa Bona dedicata al Carnevale di Carignano, un evento che riflette le radici e le tradizioni del territorio. Per gli appassionati di agricoltura, invece, è prevista la diciannovesima edizione della Mostra locale dei bovini di razza Frisona in piazza Savoia, che comprenderà sfilate di animali, competizioni per giovani allevatori e dimostrazioni di mungitura, in linea con le tradizioni agricole del distretto. Radio Vida Network trasmetterà in diretta dalla fiera, offrendo la possibilità di seguire l’evento anche a distanza e avvicinando così un pubblico più ampio. La domenica vedrà inoltre la tradizionale transumanza delle mandrie bovine, un evento che celebra il legame tra territorio e allevamento, con un percorso che attraverserà il centro storico di Carignano, sottolineando l’importanza dell’agricoltura e della zootecnia nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Per maggiori dettagli e prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Carignano o la pagina Facebook dedicata alla Sagra del Ciapinabò. L’evento rappresenta un’opportunità unica per scoprire e celebrare i sapori, le tradizioni e la cultura di un territorio ricco di storia e di eccellenze gastronomiche.

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Sagra della Zucca di Sciolze

Trionfo di sapori locali con la Sagra della Zucca di Sciolze

Incontro di tradizione e sapori locali a Sciolze il 5 e il 6 ottobre con la Sagra della Zucca. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo e delle tradizioni locali. Un evento che, oltre a essere un’occasione di festa, si presenta come vetrina per la valorizzazione della filiera corta e dei prodotti a chilometro zero, in particolare della zucca. La sagra si aprirà sabato 5 mattina con la “Cammina Sciolze”, un’ escursione attraverso i paesaggi circostanti. La partenza è prevista alle 9:30 dagli impianti sportivi e sarà un’occasione per i partecipanti di esplorare le colline, immergendosi nella natura e apprezzando il territorio. Al termine della camminata, i partecipanti saranno accolti con un pranzo speciale a base di zucca nelle sue molteplici preparazioni. Sagra della Zucca sinonimo di cultura locale Domenica 6 ottobre, alle 9:30, in Piazza Italia, si aprirà il mercato della fiera con i produttori locali e artigiani. In questo modo si sostiene l’economia del territorio. Attraverso la collaborazione con Trifole&Trifole, associazione che promuove la cultura del tartufo piemontese, si consolida una sinergia tra i diversi attori della filiera agricola dimostrando l’importanza di eventi come questo che si dedicano alla celebrazione di prodotti locali. La Sagra della Zucca è anche promozione della cultura locale e coinvolgimento delle famiglie in attività educative. A partire dalle 11:00, della domenica, l’Associazione Il Melograno curerà un’area giochi per bambini, mentre gli alunni della Scuola elementare di Sciolze allestiranno un laboratorio-esposizione che mette in mostra la loro creatività. L’importanza di questi laboratori risiede nel sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità e del rispetto per il territorio. La fusione di gastronomia, arte e intrattenimento dimostra come l’evento sia radicato nella comunità e quanto essa rappresenti un momento di condivisione e partecipazione attiva per tutti. Grazie alla ricca offerta di prodotti locali, all’attenzione per la gastronomia e alle numerose attività culturali e ricreative, La Sagra della Zucca di Sciolze si conferma infatti un appuntamento molto apprezzato per chi desidera vivere un’esperienza autentica legata al territorio, ai suoi sapori e alle sue tradizioni.

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Elogio della Bionda di Villanova d'Asti

L’Elogio della Bionda: un evento di eccellenza gastronomica

Villanova d’Asti diventa protagonista di una delle fiere più attese nel panorama gastronomico piemontese: l’Elogio della Bionda dal 4 al 6 ottobre 2024. Giunto alla sua 65ª edizione, l’evento rappresenta una vera e propria celebrazione del Pollo Biondo Piemontese, una razza tipica della tradizione contadina locale. L’obiettivo è valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio, coinvolgendo produttori locali e operatori gastronomici in una fiera ricca di degustazioni e intrattenimenti. L’Elogio vero e proprio avverrà nella giornata di domenica 6 ottobre, quando Caterina e Giorgio Calabrese gli renderanno omaggio. Il tutto accompagnato da un mercato di prodotti tipici che offrirà al pubblico una varietà di sapori locali e non solo. Tradizione e autenticità all’Elogio della Bionda Non mancheranno momenti dedicati agli amanti della cucina e del buon cibo. Stand enogastronomici, degustazioni di prodotti alimentati di razza e tanto altro. Ci saranno, inoltre, attività e intrattenimento per tutte le età. Attività ludiche e spettacoli musicali, esibizioni e visite culturali. Tra questi, da non perdere l’esibizione della Filarmonica Comunale e delle Majorettes Silver Girls. La domenica sarà anche un’occasione per riscoprire la storia e le tradizioni della zona. Sarà possibile visitare il Museo del Lavoro e della Tradizione, ammirando l’esposizione di trattori d’epoca. L’Elogio della Bionda è dunque molto più di una semplice fiera: è un tributo alla cultura gastronomica e alla tradizione rurale piemontese.

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Sagra dell'Anguilla di Lombriasco

Undicesima edizione della Sagra dell’Anguilla

La Sagra dell’Anguilla torna a Lombriasco dal 4 all’8 ottobre 2024. Questa festa, arrivata alla sua undicesima edizione, si inserisce all’interno della tradizionale Festa Patronale. Rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona cucina e delle tradizioni locali. Per cinque giorni, le vie di Lombriasco si animeranno con stand gastronomici, spettacoli e intrattenimenti pensati per tutte le età. L’anguilla, la protagonista della sagra, verrà proposta in una varietà di ricette in grado di esaltare il prodotto, legato alla storia e alle tradizioni gastronomiche del territorio. Oltre al cibo, l’evento sarà accompagnato da un ricco programma. Musica, intrattenimento e tanti ospiti in un’atmosfera di festa e convivialità. Convivialità e buon cibo alla Sagra dell’Anguilla La Sagra dell’Anguilla rappresenta un’occasione che va a celebrare e promuovere un prodotto, l’anguilla, che fa parte del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Quest’ultimo si distingue per l’attenzione rivolta alla sostenibilità e alla tutela delle tradizioni locali. Partecipare a queste manifestazioni significa contribuire alla promozione di un turismo lento e consapevole, capace di valorizzare le peculiarità anche dei piccoli borghi piemontesi e delle loro comunità. Lombriasco si conferma un punto di riferimento per chi cerca l’autenticità, il buon cibo e la cultura. Una meta ideale per una gita fuori porta, in grado di coniugare il piacere del palato con la scoperta di un territorio ricco di storia e tradizioni.

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Fiera del Miele

La Fiera Regionale del Miele di Marentino

Un dolce weekend a Marentino con la Fiera Regionale del Miele. La città ospiterà domenica 29 settembre 2024, un evento imperdibile per gli appassionati di apicoltura e i sostenitori dei prodotti agroalimentari locali. La fiera aprirà le porte alle 9:00, offrendo una vasta gamma di prodotti tipici del territorio, tra cui il miele, vero protagonista della giornata, e una varietà di prodotti artigianali. Il programma della giornata include numerose attività pensate per tutte le età. Tra i momenti più attesi ci saranno la dimostrazione della smielatura presso l’apiario sperimentale. Successivamente laboratori didattici per grandi e piccoli, con la possibilità di imparare di più sulle api e sulla produzione del miele. La giornata sarà arricchita da esibizioni musicali e danze tradizionali, che accompagneranno i visitatori tra gli stand della mostra mercato. Il ruolo del Distretto del Cibo Non mancheranno, inoltre, spazi dedicati alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche. Grazie anche alla presenza di espositori appartenenti al Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, una realtà di riferimento per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali. Il Distretto del Cibo gioca un ruolo importante nel portare alla ribalta le specialità del territorio, che si affiancano ai prodotti apistici. Nel pomeriggio, i visitatori potranno partecipare a visite guidate all’apiario e al parco avventura di Casa Zuccala, un’occasione per immergersi nella natura e comprendere l’importanza della biodiversità locale. La fiera si concluderà alle 19:00 con la premiazione di concorsi e giochi a tema, tra cui il “Gioco dell’Ape”, che intratterrà le famiglie e i più piccoli. La Fiera Regionale del Miele non è solo una celebrazione dell’apicoltura, ma anche un momento di incontro tra tradizioni, cultura e innovazione, rappresentando al meglio l’unione tra il territorio e le sue produzioni. Un evento che sottolinea come l’agricoltura e l’artigianato locale siano fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la promozione del turismo enogastronomico nella regione. Per maggiori informazioni consultare il sito del Comune di Marentino.

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filiera corta distretto del cibo

Verso una filiera corta sostenibile e strutturata

Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese si pone in prima linea per rafforzare la filiera corta agroalimentare del territorio, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze locali e sostenere l’economia agricola regionale. Durante l’incontro svoltosi mercoledì a Palazzo Piemonte tra l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Paolo Bongioanni, e i rappresentanti dei Distretti del Cibo piemontesi, sono state gettate le basi per un percorso di collaborazione volto a migliorare l’accesso ai finanziamenti e a strutturare il sistema agroalimentare locale. L’assessore Bongioanni ha evidenziato come la delega specifica al Cibo, istituita dal ministro Lollobrigida, rappresenti un’importante opportunità per l’Italia e il Piemonte. Il suo piano prevede lo sviluppo di una filiera corta che valorizzi i prodotti tipici regionali, coinvolgendo produttori, commercio locale, mercati e ristorazione, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze piemontesi a livello locale, nazionale e internazionale. A breve, il Piemonte avrà l’opportunità di esporre i propri prodotti distintivi al G7 dell’agricoltura di Ortigia e al Salone del Gusto. Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, ha dichiarato: «La collaborazione con la Regione e con gli altri Distretti del Cibo è essenziale per promuovere le nostre eccellenze e dare nuove opportunità ai produttori locali. Partecipare a eventi come Terra Madre e Vinitaly dimostra il nostro impegno costante a valorizzare i prodotti del territorio. Sebbene la strada verso una filiera corta e sostenibile sia ancora lunga, unendo le forze possiamo raggiungere risultati concreti». Tra i progetti più significativi del Distretto del Chierese e Carmagnolese, spicca la partecipazione a Terra Madre il 29 settembre 2024, con la presentazione e degustazione di prodotti tipici, come il peperone di Carmagnola e il Freisa di Chieri. «Questo evento rappresenta una vetrina cruciale per far conoscere le eccellenze del territorio e offrire visibilità internazionale ai produttori locali.» La Regione Piemonte ha inoltre annunciato l’introduzione di un nuovo regolamento volto a facilitare l’accesso ai finanziamenti e a creare una maggiore sinergia tra istituzioni e realtà locali. Roberto Ghio ha commentato in merito: «Grazie alla collaborazione con la Regione e agli strumenti che ci verranno messi a disposizione, puntiamo a costruire una filiera sempre più efficiente e sostenibile, capace di rispondere alle sfide del mercato e valorizzare ulteriormente i nostri prodotti a livello nazionale e internazionale». Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese si conferma dunque come un attore chiave nello sviluppo della filiera corta piemontese, impegnato a generare valore economico, tutelare le tradizioni locali e proiettare le eccellenze del territorio sulla scena globale.

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Viverbe 2024

Viverbe 2024: un viaggio tra Erbe e tradizione a Pancalieri

Erbe officinali e piante vivaistiche, torna “Viverbe”. Dal 13 al 17 settembre, Pancalieri ospiterà la 43ª edizione di “Viverbe”, la rassegna piemontese dedicata ai vivai e alle erbe officinali. L’evento, un punto di riferimento per gli amanti dell’erboristeria, liquoristica, profumeria, cosmetica, apicoltura, dietetica e alimentazione naturale, offrirà l’occasione per scoprire il mondo delle piante officinali e dei loro molteplici utilizzi. Pancalieri terra di erbe officinali e menta  La manifestazione si estenderà per cinque giorni nelle vie del centro storico di Pancalieri. Saranno presenti espositori provenienti da tutto il Piemonte pronti a mostrare e vendere i loro prodotti. Tra le location principali, piazza San Nicolao e piazza delle Erbe, dove si trova il rinomato Museo della Menta e delle Piante Officinali, punto di attrazione per chi desidera immergersi nella storia e nella cultura delle piante medicinali. I visitatori avranno la possibilità di acquistare prodotti legati al benessere naturale, dall’erboristeria ai cosmetici naturali, senza dimenticare le delizie della liquoristica e dell’alimentazione sana. Tutte le attività saranno al coperto, garantendo lo svolgimento anche in caso di maltempo. Un programma ricco e diversificato Cinque giorni per immergersi nel mondo delle piante officinali. Il taglio del nastro sarà venerdì 13 settembre, dalle 19 in poi per proseguire sabato 14 e domenica 15 settembre, dalle 09 alle 24; e lunedì 16 e martedì 17 settembre, dalle 16 alle 24. Oltre all’esposizione, “Viverbe” 2024 offrirà laboratori gratuiti, dedicati a chi desidera apprendere tecniche e segreti legati al mondo delle erbe officinali. Sarà possibile iscriversi direttamente presso lo stand dell’organizzazione. L’apertura del Museo della Menta e delle Piante Officinali, sabato 14 e domenica 15 dalle 11 alle 18, arricchirà ulteriormente l’offerta culturale dell’evento. Grazie al sostegno di enti locali e al Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese, “Viverbe” 2024 si conferma un appuntamento imperdibile per chiunque voglia approfondire il mondo delle erbe, all’insegna della tradizione e dell’innovazione. Una manifestazione che riesce a coniugare la valorizzazione del patrimonio naturale con il benessere, in un’atmosfera festosa e coinvolgente.

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gallina

Villanova d’Asti entra ufficialmente nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese: la gallina bionda diventa protagonista

Piemonte, 3 settembre 2024 – Il Distretto del Cibo amplia la sua offerta di prodotti tipici accogliendo il Comune di Villanova d’Asti. «Con grande orgoglio, annunciamo che Villanova d’Asti è ufficialmente entrata a far parte del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, rafforzando il legame tra i comuni del territorio e valorizzando ulteriormente le eccellenze gastronomiche locali. Questo passo rappresenta un’importante opportunità per promuovere e tutelare le tradizioni culinarie della nostra zona, con un particolare focus sulla Gallina Bionda, piatto tipico di Villanova d’Asti», commenta Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Il Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, noto per la sua attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto delle tradizioni, accoglie Villanova d’Asti come nuovo membro, arricchendo il proprio patrimonio gastronomico con la Gallina Bionda, simbolo della cucina locale. Questo prodotto, che si celebra ogni anno a ottobre con la sagra “Elogio della Bionda”, è rinomato per la sua delicatezza e autenticità, rappresenta al meglio l’identità culinaria del nostro territorio e diventerà una delle pietanze di punta del Distretto. La Bionda piemontese era un tempo molto diffusa in Piemonte. Negli anni Sessanta del Novecento industrializzazione e agricoltura intensiva causarono il declino della razza, che è adatta solo per l’allevamento in libertà. Il suo recuperò iniziò nel 1999. Alla Bionda piemontese è stato conferito lo statuto di prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) «Questo traguardo non rappresenta solo un riconoscimento del nostro impegno nella valorizzazione della nostra tradizione agricola e gastronomica, ma sottolinea soprattutto il profondo legame territoriale che storicamente ci unisce al Pianalto», conferma Roberto Peretti sindaco di Villanova d’Asti. L’ingresso di Villanova d’Asti nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese rappresenta infatti un’importante tappa nel percorso di promozione delle eccellenze locali e si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del territorio, attraverso iniziative volte a sostenere la filiera agroalimentare e a promuovere il turismo enogastronomico. Villanova è da sempre conosciuta per la produzione, l’allevamento e la vendita della gallina bionda, un simbolo non solo del comune di Villanova ma dell’intera area del Chierese e Carmagnolese. Tuttavia, il legame di Villanova con questo territorio va ben oltre l’aspetto produttivo: «È un legame che affonda le radici nella geologia e nella morfologia del nostro paesaggio, con il rio Banna che unisce Santena a Villanova e rafforza questa connessione naturale tra le nostre comunità – prosegue Peretti – Storicamente, Villanova è stata associata all’Altopiano del Poirinese, non a quello del Monferrato. Questo dettaglio è di fondamentale importanza poiché dimostra come, già in passato, la comunità Villanovese fosse integrata e unita a quella del Pianalto. Anche dal punto di vista storico, Villanova ha sempre mantenuto una relazione speciale con il Chierese-Carmagnolese, un legame che risale ai tempi dei Savoia e del marchesato di Saluzzo. La nostra tradizione di allevamento della gallina bionda, un animale che ha attraversato i secoli e che era presente sia nel nostro territorio che nei possedimenti dei Savoia, testimonia la nostra connessione storica e culturale con questo territorio». Non va dimenticato, inoltre, l’importanza del grano biondo, un altro prodotto tipico che da secoli viene coltivato nelle nostre terre e distribuito nel Pianalto e del Chierese Carmagnolese. Questo cereale rappresenta un altro filo conduttore tra Villanova e le comunità circostanti, un legame che rafforza ulteriormente l’identità condivisa. Ghio prosegue: «Siamo estremamente felici di accogliere Villanova d’Asti all’interno del nostro Distretto. La Gallina Bionda è un esempio perfetto di come la nostra terra sappia offrire prodotti di alta qualità, legati a tradizioni secolari. Con questa nuova collaborazione, siamo certi che riusciremo a valorizzare ulteriormente la cultura enogastronomica del territorio, creando nuove opportunità di crescita per tutti i comuni coinvolti». Conclude Ghio: «L’ingresso di Villanova nel distretto del Cibo del Chierese Carmagnolese non è solo una formalità, ma il riconoscimento di una storia comune, di tradizioni condivise e di una geografia che ci unisce profondamente. Siamo fieri di poter continuare a coltivare questi legami, portando avanti con orgoglio le nostre tradizioni, e guardando al futuro con la consapevolezza delle nostre radici storiche» Photocredit: Wikipedia

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