Celebrare il paesaggio e le ricchezze che offre a sostegno dell’eccellenza territoriale. “Territori che nutrono” e il “Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese si presenta” mettono in luce le prelibatezze culinarie e le tradizioni locali. I due appuntamenti si svolgeranno sabato 23 marzo a Spazio Gusto in Via Vittorio Emanuele II 40/A, Chieri. “Territori che nutrono”, fissato per le ore 15:30, è organizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo. L’appuntamento riunisce i rappresentanti a livello nazionale della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, Distretti italiani e Distretti del Cibo riconosciuti dalla Regione Piemonte. I partecipanti potranno esplorare le tipicità culinarie del Distretto del Cibo Chierese, del Distretto del Cibo e del Vino della Serra Morenica e Naviglio di Ivrea.
«Sarà un viaggio suggestivo attraverso i paesaggi collinari del torinese e del cuneese per scoprire il patrimonio culinario, le ricchezze storiche e culturali di queste terre», dichiara Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e sindaco del Comune di Santena.
Il secondo appuntamento
Alle ore 21:00, il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese si presenta al Festival del Paesaggio organizzato dalla Fondazione di Comunità Chierese. Sarà l’occasione per incontrare e confrontarsi con Ivana Gaveglio, sindaca della Città di Carmagnola, Alessandro Sicchiero, sindaco della Città di Chieri e Roberto Ghio, presidente del Distretto e sindaco del Comune di Santena.
L’evento, moderato da Davide Murgese, sarà una chiacchierata aperta alla cittadinanza. Con lo scopo di discutere sulla valorizzazione del territorio, sulle eccellenze enogastronomiche e sulle prospettive future, presentando le iniziative per il prossimo anno.
«Questo appuntamento favorisce una maggior consapevolezza circa il lavoro del Distretto, di quelli che sono i suoi obiettivi e le sue strategie. La partecipazione attiva è fondamentale per sensibilizzare sempre più persone sul valore inestimabile di ciò che ci circonda attraverso un dialogo costruttivo e un’azione collettiva», conclude Ghio.