Eccellenza, innovazione e sostenibilità sono stati questi i tre punti di forza di “Territori che Nutrono”, evento che ha visto il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese tra i protagonisti. Organizzato dalla Regione Piemonte e dai Distretti del cibo a Torino, l’evento si terrà fino al 23 marzo 2024. Tra le proposte del Distretto c’è l’intenzione di continuare ad assumere un ruolo attivo e di leadership nella promozione di iniziative innovative per sostenere le aziende agricole, i produttori e i cittadini locali.
«La partecipazione a ‘Territori che Nutrono’ non è stata solo un’occasione per mettere in luce le eccellenze del nostro territorio, ma anche un momento cruciale per sottolineare l’importanza dei distretti nella promozione di pratiche sostenibili nel settore agroalimentare. È attraverso la collaborazione e il sostegno delle istituzioni e dei nostri partner che possiamo realmente costruire un futuro prospero per la nostra regione, preservando le nostre tradizioni e valorizzando il nostro patrimonio culturale e ambientale» ha dichiarato Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese.
In un periodo in cui l’attenzione verso la valorizzazione delle risorse locali e la promozione di pratiche sostenibili nel settore agroalimentare è in costante crescita, il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese si è fatto promotore di una discussione che mira a costruire un futuro sostenibile e prospero per l’intera Regione, focalizzandosi sulla valorizzazione delle risorse locali, la promozione delle tradizioni e la tutela del patrimonio culturale e ambientale.
Oltre al presidente Roberto Ghio in rappresentanza del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, erano presenti i membri del consiglio direttivo Elisa Tosco, Claudia Cominotti e Simone Aita.
«Durante l’incontro, tra scambi di idee e confronti costruttivi con altri distretti regionali e rappresentanti istituzionali, come l’Assessore Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese ha avuto l’opportunità non solo di promuovere i prodotti di eccellenza del proprio territorio, ma anche di evidenziare il sostegno regionale necessario per il suo sviluppo e la valorizzazione delle sue risorse locali» conclude Ghio.