Il paesaggio è ciò che tiene insieme le persone, abbraccia le culture e tramanda le tradizioni, andando oltre alla mera descrizione fisica di un luogo. È una realtà dinamica in continua evoluzione, fatta di storie, relazioni umane, prodotti che plasmano e caratterizzano il territorio.
Il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese si presenta al Festival del Paesaggio sabato 23 marzo 2024 alle ore 21.00 a Spazio Gusto, in Via Vittorio Emanuele II 40 A, Chieri.
Sarà una chiacchierata aperta alla cittadinanza con Alessandro Sicchiero, sindaco Città di Chieri, Roberto Ghio, presidente del Distretto e sindaco del Comune di Santena, Ivana Gaveglio, sindaca della Città di Carmagnola.
«Il cibo e il territorio sono indissolubili e il Distretto funge da ponte tra questi elementi attraverso la promozione dei prodotti locali e la creazione di comunità più inclusive e solidali», spiega Roberto Ghio, presidente del Distretto e sindaco del Comune di Santena.
Moderato da Davide Murgese, referente del Distretto, l’incontro promette di essere un’occasione per conoscere e apprendere gli scopi e le strategie impiegate dal progetto nato per salvaguardare il territorio e le sue attività agricole e agroalimentari.
Il Cibo come ponte tra i territori
Il Festival del Paesaggio è una vetrina di iniziative e dialoghi per salvaguardare e valorizzare il territorio. Un’attenzione particolare sarà data anche anche al cibo in quanto elemento identitario e di connessione. Esso, infatti, nutre e unisce, diventa un linguaggio universale che abbatte le barriere sociali e culturali, lasciando spazio alla scoperta e alla condivisione. L’identità storica e culturale del paesaggio si manifesta attraverso il ricco patrimonio di materie prime offerte dal territorio, rappresentando così un vantaggio competitivo. Incrementare la consapevolezza su ciò che ci circonda significa sostenere i produttori e le filiere locali alimentando un circolo virtuoso e proteggendo la biodiversità.
«L’evento del 23 marzo sarà un’occasione per celebrare la diversità e la ricchezza del nostro patrimonio culinario e culturale. L’incontro con il Distretto catalizza un dialogo costruttivo tra le realtà locali. Promuove consapevolezza e azione sinergica verso una maggiore sostenibilità e un sostegno concreto al tessuto gastronomico e agricolo», conclude Ghio.